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Vacanze in Bianca: ovvero vita e estati dei nuovi compagni/e di partner separati (e con figli)

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Adamo hai figli? Sai cosa vuole dire avere figli? Io no. Non ne ho. Non che non li voglia, ma ho ancora l’idea che tra concepirli, partorirli, sentirli tuoi, crescerli e invece (come è successo a me) trovarsi una bambina già fatta, non tua, nel letto tra te e il tuo fidanzato tutta l’estate non sia la stessa cosa.
Adamo sai cosa vuol dire fare l’amore nel bagno del tuo hotel pensando: «Ora si sveglia e mi rovina tutto»? Ma soprattutto la domanda era: «Tutto cosa???»
Ora che si avvicinano le vacanze io tremo. Perché il punto è questo. Dopo anni e anni da single, mi sono fidanzata con un padre separato (se non mi sbaglio ne avete parlato su questo blog?). L’anno scorso mi sono fatta convincere, soprattutto dall’amore. Volevo condividere.
Quindi sono partita per il mare (e a me piace la montagna e odio la spiaggia) con: fidanzato e figlia, sorella del fidanzato e due figli, amica della sorella del fidanzato e due figli. Primo giorno bello.
Prima sera: scene nevrotiche di tutti i figli al ristorante. Secondo giorno in camera a piangere e loro in spiaggia. Lo so, dico cose che per tutti quelli che hanno figli sono la norma, e lo so, vorreste dirmi: sei solo una viziata lamentosa. E forse è vero. Ma per chi non ha figli non è facile abituarsi alla presenza costante, all’impossibilità di scambiarsi una carezza in privata sede.
Ho fatto la mamma, metti la crema, gioca in acqua, falle la doccia, intrattieni, conforta e dormi insieme tutta l’estate. E tutto per sentirmi dire che non era necessario che io andassi, se devo rovinare la vacanza a tutti.
E quest’anno? Quest’anno lo so: no, grazie!!!!!!!!!
BIANCA

Sì, cara Bianca, ho figli, due amatissimi che sto per volare a raggiungere. assieme alla mia Eva (quella grande), che è troppo lontana già da troppo pure lei. E ho, abbiamo io e l’Eva grande presenti parecchie delle cose che mi racconti…. Certo sono i nostri figli, quando non sono nemmeno i tuoi, beh, deve esser parecchio più dura…
A proposito: sì, delle vite, dei problemi e dei drammi dei padri separati ne abbiamo parlato parecchio in questo blog. E ne parleremo ancora. Ti ringrazio allora doppiamente, perché è un ottimo modo di introdurre con un sorriso (mica tanto per te povera Bianca) un altro tema mica male. Ovvero la vita dei nuovi compagni di padri e madri separati/e: credo che avremo da chiacchierarne parecchio. Anche perché sembrano oggetti passivi, quasi malefici, di cui si parla spesso come di “cose” da spostare e (solo) di cosa devono e non devono fare per non turbare la serenità dei bambini (sacrosanto, da buon babbo, per carità”). Ma pure loro sono “soggetti”, con i loro sacrosanti diritti. Vogliamo iniziare a parlare?
Intanto il campo di “battaglia” l’hai già aperto e chiarito te, Bianca. Mentre stiamo facendo le valigie, o lavorando sognando le prossime ferie, o già in ferie, oppure dopo avere purtroppo “già dato”, il problema l’abbiamo incrociato, personalmente o attraverso le storie di amici e parenti, tutti e tutte. Voi che ne pensate delle parole di Bianca? Che cosa le consigliate? Se volete, dite e raccontate la vostra (anche con aneddotistica inclusa, nel caso, perché l’amore nel bagno non è certo il solo momento che abbiamo vissuto in tanti, pure da semplici genitori di figli nostri) nei commenti qui sotto, sull’account Twitter DiariodiAdamo, sul mio Facebook o sulla mia email mgamba@condenast.it
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P.S. Buone vacanze Bianca! Dovunque e con chiunque tu le passerai.

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